Grazie alla collaborazione con e il 26 Giugno 2022 comincia la creazione di una nuova area di arrampicata sportiva attorno alla Torre Dimenticata, un birillo di Verrucano nei pressi del Passo di San Marco (BG). Con l'apertura della via Re Mugo , sulla parete Sud della torre, riscopriamo questo angolo straordinario di Orobie, dimenticato da più di 35 anni. La prima storica via "Non Dimenticarmi" fu aperta da Gianni Gamba e Giovanni Cuter sulla parete Ovest. Dal terrazzo di vetta nasce l'idea di attrezzare le pareti che costeggiano la torre formando più settori di roccia incredibilmente sana. Grazie a Fabio Mazzoleni abbiamo una fantastica ripresa con drone della Torre Dimenticata e delle pareti circostanti! C'è tanto lavoro da fare! Oggi con Fabio Bizzoni , Davide Bonfanti , Mateo Prevedoni e Marco Serafini abbiamo messo i primi fix e attrezzato le prime soste. Due tiri da 40 metri con
Via Grønn - Zucco Barbisino, Piani di Bobbio
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Prima salita 16 Gennaio 2022 - M. Serafini, E. Cavenati, L. Maddaluno
Difficoltà: M6+; SR2 parzialmente attrezzata a fix da
integrare, S6-S4-S2 attrezzate per calata Dislivello: 300m, sviluppo 400m
Condizioni: Il grado proposto è per le condizioni trovate in apertura,
poca neve e poco ghiaccio
La via Grønn affronta direttamente la fascia nera strapiombante che
caratterizza la porzione centrale della Nord dello Zucco Barbisino. I primi
due tiri corrono paralleli alla via Andrea Dry (V. Cividini) di cui Grønn
condivide l'attacco. Dalla seconda sosta la via impenna e non perde
verticalità fino al superamento della fascia centrale, in uscita dal sesto
tiro. Il tiro chiave, il quarto, segue una spaccatura nerastra che si
insinua tra gli strapiombi. É un tiro emozionante, molto continuo ed aereo;
si arrampica nel punto più esposto della parete, a picco sui
pendii nevosi basali.
La via prosegue con un lungo traverso e un divertente camino che permettono
di superare il tratto più verticale e raggiungere i pendii nevosi sommitali.
Ancora tre lunghezze su terreno più facile e si sbuca sulla croce di vetta!
Avvicinamento
Dal parcheggio degli impianti di Valtorta si sale lungo la strada di servizio
delle piste fino a raggiungere il culmine degli impianti da sci, all'ingresso
della Valle dei Mughi. Qui si lasciano sci e pelli e si continua verso
sinistra su un lungo mezzacosta sotto la parete Nord del Barbisino. Con neve
trasformata si raggiunge l'attacco, un evidente canale che incide
diagonalmente la parete, in mezz'ora.
Relazione tecnica
L1: Attaccare i risalti sulla sinistra del canale principale, entrando in
un canalino molto rotto che si segue fino ad una cengia innevata.
Traversare quindi verso destra e sostare alla base del diedro che si
incrocia (S1 friend grandi, 35m, M4).
L2: Seguire il diedro e continuare su delle placche lavorate fino a
raggiungere il nevaio, quindi attraversare obliquamente verso destra per
portarsi sotto l'evidente camino nerastro. Cercare la sosta sulla destra
(S2 fix, 60m, M4/60°).
L3: Entrare nel colatoio a sinistra della sosta e proseguire risalendo il
sistema di fessure sulla sinistra, ben proteggibili con eccentrici e
friend grandi. Si esce dal salto verticale con un passaggio molto faticoso
(fix), dunque continuare a destra sulla cengia, traversando sotto la
parete strapiombante fino a trovare la sosta (S3 fix, 35m, M5+, 1 fix).
L4: É il tiro chiave della via, continuo e aereo. Salire a sinistra della
sosta fino a portarsi sotto al grosso naso strapiombante. Continuare in
traverso su esile cengia per prendere la placca a sinistra del naso e
portarsi sulla verticale dell'evidente spaccatura che intaglia tutta la
fascia strapiombante. Con qualche passo delicato e un piccolo strapiombo
da vincere, si segue la spaccatura fino alla comoda e panoramica sosta (S4
fix, 30m, M6 esposto - un passo M7, 9 fix).
L5: Traversare verso sinistra per 15m su terreno facile, ma molto esposto,
fino a quando la cengietta sparisce. Salire ora in verticale fino
all'ingresso del camino soprastante, sostando sulla sinistra (con buon
innevamento il traverso può risultare molto delicato) (S5 fix, 25m, M4, 3
fix).
L6: Risalire il camino in tutta la sua lunghezza e uscire, con passo
atletico e aggettante, nel colatoio soprastante. Cercare la sosta 10m più
su, a destra della linea di salita (S6 fix, 35m, M5).
L7: Uscire in traverso verso sinistra e risalire i pendii facili, ma
poco proteggibili, fino ad una barriera rocciosa su cui sostare a sinistra
su un grosso masso fessurato (S7 friend grandi, 55m, M3/70°).
L8: Uscire verso destra ed entrare nel salto roccioso tra i due faraglioni
che sovrastano i pendii nevosi. Superato il tratto più verticale si continua
su neve fino ad un muretto roccioso intagliato da un piccolo camino in cui
sostare (S8 spuntone, 50m, M3+/65°).
L9: Superare il camino e raggiungere la croce di vetta tramite i pendii
nevosi soprastanti (S9 spuntone, 60m, 60°).
Discesa
Seguire la cresta verso destra (dir. Ovest) lungo il sentiero della normale. Proseguire fino ad un grosso avvallamento che assomiglia ad un cratere, quindi abbandonare il sentiero che passa sul margine sinistro dell'avvallamento e seguire invece la crestina che resta sulla destra. Superato il risalto successivo cercare il sentiero che porta alla base della falesia delle Giovani Marmotte (spesso poco visibile) e da lì in breve all'ingresso della Valle dei Mughi.
La banda in S4 sopra il tiro chiave
Emanuele lavora il diedro del terzo tiro
Il bel diedro fessurato di L3
Iniziano le danze sul difficile L4
Emanuele studia lo strapiombo
Lorenzo al passo chiave
Ultimi metri verticali di L4
S4 con cordone di calata
Il lungo traverso sopra la fascia strapiombante
Lorenzo attacca gli ultimi metri del quinto tiro
Emanuele all'ingresso del cammino di L6
Camino di L6, divertente e mai banale
Si inizia a correre sui pendii alti, mancano 3 lunghezze
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