Autore: Luca Serafini, Marco Serafini Tratto da un report pubblicato su Planet Mountain e un'articoletto dal portale della Valle Brembana Settembre 2021 Luca e Marco raccontano la scoperta della parete Nord del Cuminello e l'apertura della via Cacciatori di Gemme
Via Toboga alla Crema - Monte Cuminello
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Prima salita 4 Giugno 2022 - M. Serafini, D. Bonfanti
Difficoltà: VI; R3 attrezzata a chiodi da integrare, soste attrezzate
a fix, utile martello e chiodi
Dislivello: 180m, sviluppo 220m Roccia: mica-scisto
quarzifero molto compatta
La parete Nord di Cima settentrionale di Cuminello rappresenta una gemma
orobica nascosta e celata alla vista, incastonata nello scrigno della Val
Cogola. L'ambiente è magnifico. La val Cogola è tra i posti più selvatici
delle Orobie e lo sfondo è dominato dal Disgrazia, il Bernina e il Badile.
Nell'estate 2021 aprimmo Cacciatori di Gemme, realizzando con buone
probabilità la prima ascesa della parete. L'attacco è in comune con Toboga
alla Crema, ma le due vie si separano subito, disegnando una grande 'V'
tra i diedri e le placche di questa Nord poco conosciuta.
Toboga alla Crema segue un percorso molto logico che solca di netto la
parete, risalendo un enorme scivolo levigato dall'acqua. Un toboga a forma
di 'half pipe' disegnato da due diedri paralleli. L'arrampicata è
principalmente di aderenza, su una roccia simile al granito per
compattezza, ma più scivolosa. Le protezioni sono lunghe e rendono
necessario integrare. Una via di stampo alpinistico insomma, dove saper
proteggere è più importante del grado.
Avvicinamento
Dal Rifugio Dordona (m. 1950), raggiungibile con servizio jeep navetta da
Foppolo (rif. Rosvel 346-2411486) si segue il sentiero che parte proprio
alle spalle del rifugio in mezzacosta verso N (recentemente il sentiero è
stato allargato e sistemato fino alla baita della Matta). Questo sentiero
collega ad alta quota tutte le valli laterali del versante Ovest della
Valmadre fino al Rif. Bernasca. Si attraversano nell'ordine: l'alpeggio
Vallocci inferiore, la baita della Matta, e dopo attraversamento dello
spettacolare vallone della Matta si perviene in Val Bonivento a circa 2000
di quota, in prossimità della baita di Bonivento bassa. Da qui si risale
la Val Bonivento stando in prossimità del suo lato destro (sinistro
idrografico), seguendo un vago sentiero di collegamento tra le varie baite
e raggiungendo la baita più alta, posta su un poggio panoramicissimo a
quota 2180. Qui volgendo lo sguardo verso NO si vede la barriera rocciosa,
orlata da torri e intagli, che separa la Val Bonivento dalla testata della
Val Cogola. La si scavalca in corrispondenza dell'intaglio bifido che sta
proprio di fronte alla baita, in particolare scavalcando la sella più a
monte delle due che formano l'intaglio bifido (vedi foto). Dall'intaglio
un breve canalino erboso (50m) permette con cautela di guadagnare l'alto
circo sommitale della Val Cogola, formato da una conca morenica dalla
perfetta forma semi-sferica, segno indelebile del grande ghiacciaio
pleistocenico che ha formato, levigandola, tutta la Val Cogola. Da qui
spettacolare vista sulla parete Nord della Cima di Cuminello, che si
raggiunge per gande in pochi minuti. Prevedere 2 ore dal Rif.
Dordona.
L'attacco è situato proprio alla base del canale che solca la parete dal
suo punto più basso formando due diedri paralleli. La via Cacciatori di
Gemme attacca alla base del diedro di destra, vicino ad un
medaglione di quarzo, mentre Toboga alla Crema attacca poco più a sinistra, sulla verticale del grosso tetto nerastro soprastante.
Relazione tecnica
L1: Risalire il diedro a sinistra dell'attacco, inizialmente
facile poi via via più sostenuto. Sostare su una comoda cengia che si
incrocia dopo il tratto più difficile (S1 2fix, 40m, V)
L2: Continuare lungo il diedro (2ch) in direzione dell'evidente
tetto nero. Raggiunta la base del tetto, traversare verso destra (ch) e
uscire con passo atletico su un piccolo ballatoio. Tornare quindi sulla
verticale del tetto (ch a dx) e risalire per qualche metro fino alla
sosta (S2 2fix, 40m, V+, 4ch)
L3: Salire il divertente scivolo alternando passi in diedro con
movimenti in placca. Raggiunto l'apice del diedro, spostarsi leggermente
a destra e sostare alla base delle placche compatte soprastanti (S3
2fix, 30m, IV/IV+, 2ch)
L4: Il tiro si sviluppa interamente su placca. Salire sulla
verticale della sosta fino ad incrociare un primo chiodo, quindi
continuare tendendo leggermente verso sinistra. Entrati nello scivolo
che da il nome alla via, cercare la sosta sul diedro di sinistra (S4
2fix, 40m, V, 2ch)
L5: Risalire la fessurina (V) che dalla sosta porta sotto la
fascia strapiombante. Quando risulta impossibile continuare (ch a U),
traversare tutto lo scivolo per portarsi sul diedro di destra. Risalire
la faccia destra del diedro (ch con anello) e rimontare il terrazzo
erboso sostando oltre lo spigolo (S5 2fix, 40m, VI+, 4ch)
L6: Spostarsi a sinistra rientrando sulla verticale del diedro e
risalire la placca lavorata. Continuare lungo lo spigolo fino ad entrare
in un diedro/canale che sbuca sulla cresta (S6 spuntone, 30m, IV/IV+)
Continuare in cresta su terreno facile fino a raggiungere in due
lunghezze la vetta del Cuminello.
Discesa:
Dalla vetta della Cima settentrionale di Cuminello (m.2466), culmine
della via, si guadagna facilmente per cresta (direzione Sud) la sella
erbosa tra le due cime del Cuminello e si risale verso la Cima
meridionale (m. 2471). Da qui si prosegue scendendo la cresta erbosa sul
versante opposto (Sud), fino all'ampio colle situato al culmine della
Val Bonivento (verso Est) e con bella vista sulla Val Tartano (verso
Ovest). Si scende per i comodi pendii alla testata della Val Bonivento
fino alla baita a quota m.2181, da cui si riprende la traccia di
sentiero che scende alla baita bassa di Bonivento (m. 2000) ove si
ritrova il sentiero di collegamento che si ripercorre all'indietro fino
al Rif. Dordona.
Il bellissimo diedro del secondo tiro
In uscita dal grande tetto sotto un potente scroscio
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